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Dal calcio di strada al calcio in gabbia

Cosa leggerai in questo articolo

Il calcio come tutti gli altri sport ha vissuto un’evoluzione costante, non solo per quel che riguarda la tecnica e la tattica, ma anche per quel che concerne il modo di giocare. Quando pensiamo a una partita di calcio “amatoriale”, oltre al classico appuntamento serale e del weekend tra colleghi di lavoro e amici, non possiamo non menzionare le sfide all’ultimo sangue che i bambini di tutto il mondo quotidianamente organizzano tra i vicoli e le piazze delle città. Il cosiddetto calcio di strada è infatti a tutti gli effetti il primo contatto che ognuno di noi ha avuto con il pallone, con il punteggio e il fischio finale che venivano definiti unicamente dalla visibilità residua che il sole ci concedeva fino al tramonto.

Autentiche leggende del calcio hanno mosso i primi passi sulle strade cittadine, soprattutto in Sudamerica, quando la palla è sinonimo di sogno, rivalsa e fuga dalla povertà e criminalità, basti pensare ai fenomeni brasiliani e argentini che vestono le maglie più prestigiose al mondo e che, spesso, sottolineano l’importanza del calcio di strada come una vera e propria palestra di vita nel quale emergere a suon di giocate e scontri al limite del legale.

Nel corso del tempo, però, complice anche l’attività dei media e la diffusione dei social network, dal calcio di strada, sempre protagonista anche ai giorni d’oggi, sono nate altre forme di passione pallonara, e il calcio si è trasformato in calcio tennis, calcio golf, calcio ping pong, calcio biliardo e addirittura calcio basket, due discipline che, anche per il continuo “scontro di filosofia” tra appassionati, sembravano essere agli antipodi, ma evidentemente non lo erano.

Tra gli sport moderni più amati che rientrano nella categoria degli “ibridi” c’è sicuramente lo Street Soccer, conosciuto diffusamente con il termine calcio in gabbia.

Che cos’è il calcio in gabbia

Come suggerisce il nome, con calcio in gabbia si intende una particolare disciplina che trae ispirazione dal calcio tradizionale, giocato però all’interno di un campo completamente perimetrato da barriere che riproducono in tutto e per tutto una gabbia, quindi senza la possibilità che la palla possa uscire lateralmente, in fondo e sopra. Come intuibile, questo sport deve le sue fortune a un spot della Nike dei primi anni 2000, girato per l’appunto all’interno di una gabbia metallica con i migliori giocatori di calcio dell’epoca che si sfidavano nel “Secret Tournament”.

Il calcio in gabbia, grazie a questa pubblicità, in breve termine ha attirato un pubblico sempre più vasto, intenzionato a replicare le mirabolanti giocate dei propri idoli, gente del calibro di Ronaldo, Ronaldinho, Totti e Henry, tanto per citarne alcuni.

Un movimento in continua crescita che ha spinto molti circoli sportivi e organizzatori di eventi ad offrire lo Street Soccer ai propri clienti e partecipanti, con la programmazione anche di tornei dedicati all’interno di università, scuole, centri ricreativi e appuntamenti dal grande richiamo di pubblico. (scopri come scegliere il noleggio street soccer o acquisto street soccer)

Del resto, giocare a street soccer è semplice, viste le pochissime regole, e garantisce un alto tasso di spettacolarità, agonismo e divertimento per tutti, a prescindere dall’età, genere e forma fisica

 

Come si gioca al calcio in gabbia

Come accennato in precedenza, per giocare al calcio in gabbia non è necessaria una competenza specifica e l’obiettivo principale è divertirsi e stupire con trick incredibili e mai visti prima.

Le regole sono pochissime, e in buona sostanza non esistono falli di gioco (fatto salvo il buon senso dei giocatori). E’ possibile organizzare sfide tra due squadre composte da tre o due giocatori, a seconda delle dimensioni della gabbia che possono variare anche alla luce dello spazio disponibile per l’installazione. Il pallone migliore da utilizzare dovrebbe avere una misura 3 ma anche il 4 va bene, essendo le mini porte molto piccole. Ovviamente non è previsto il portiere ed è vietato sostare davanti alla porta.

Le regole inerenti la vittoria, invece, sono personalizzabili: si può decidere un punteggio o un tempo limite entro il quale segnare una rete in più dell’avversario.

Vige la regola “chi vince regna”, quindi la squadra che avrà la meglio rimarrà in campo, pronta ad affrontare un nuovo team.

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